Si parla molto in questi giorni delle prossime notifiche di centinaia di migliaia di atti tributari ai contribuenti, quali cartelle di pagamento ed avvisi di addebito per imposte e sanzioni, senza dimenticare gli atti di accertamento relativi ad imposte evase (si stimano circa 50 milioni di atti sospesi).
Con l’inizio del 2021 quindi prende il via anche l’invio delle cartelle esattoriali che nel 2020 sono state sospese.
L’Esecutivo, sta già pensando ad un’ulteriore proroga, in quanto le scadenze fiscali nel 2020 sono state quasi tutte spostate, per cui si sta studiando una soluzione per sostenere gli imprenditori, che si ritroverebbero a dover pagare anche le cartelle esattoriali, in un periodo in cui non hanno lavorato, seppur abbiano ricevuto i Ristori.
La Rottamazione quater, quali le possibili cartelle esattoriali che possono rientrare.
Sono tre i fronti su cui si sta valutando di intervenire:
- il magazzino pre 2015: “pulire il ‘magazzino’ pre 2015, dai ruoli inesigibili. Riguarda in gran parte soggetti falliti, deceduti, imprese cessate.
- rottamazione quater per il 2016-19: Gestire gli anni dal 2016 al 2019, con una ‘rottamazione quater’, un saldo e stralcio, per dare respiro a quei contribuenti, che si trovano in difficoltà, e hanno posizioni aperte con il fisco, dovute a morosità incolpevoli”;
- gestione del 2021: “trattare le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizioni maturate nel 2020 e in anni precedenti. Sono cartelle che vanno gestite con un metodo straordinario, pensando che il Covid è stato, ed è, un evento straordinario e devastante. Una parte per i più fragili, ad esempio, andrà rimandata, e una parte, per chi è nelle condizioni di poterlo fare, andrà trattata in bonis, facendo pagare con uno ‘sconto’ su sanzioni e interessi”, sottolinea.
Si è proposto inoltre anche di “premiare chi sinora è stato sempre in regola con il fisco“. Oltre ad aiutare i contribuenti morosi, travolti dalla crisi si legge è “necessario prevedere un premio per quelli che hanno sempre onorato le scadenze, affinché non passi il messaggio che viene avvantaggiato chi, seppure in difficoltà, evade le tasse e si arrivi a una reale equità fiscale. Aiuti dunque a chi a causa della crisi non può pagare e incentivi ai contribuenti virtuosi”.
Sul piano degli aiuti fiscali, dunque, il compromesso individuato al momento è quello della flessibilità per i piani decaduti e le semplificazioni per le nuove rateizzazioni dei debiti a ruolo. Si potranno saltare fino a 10 rate senza perdere le agevolazioni della dilazione e si potrà ottenere un pagamento rateizzato per debiti fino a 100 mila euro senza nessuna documentazione a corredo.
Nel frattempo occhi puntati sulle scadenze della Rottamazione-ter, per la quale sono state rinviate al primo marzo 2021 tutte quante le scadenze di pagamento 2020. Più severe le regole per i pagamenti 2021: il primo marzo è anche il termine ultimo per il versamento della prima rata dell’anno in corso e in questo caso niente sconti: per i versamenti effettuati in ritardo o per importi parziali, si perde l’agevolazione e le somme versate saranno considerate semplicemente come un acconto su quanto originariamente e complessivamente dovuto.
Intanto, l’11 gennaio partono le audizioni per la definizione della futura riforma fiscale (in attuazione della legge delega sulla revisione dell’imposizione IRPEF), in cui potrebbe trovare posto un meccanismo di definizione agevolata automatica per i debitori che abbiano subito determinati cali di fatturato e reddito, con valutazione su base semestrale.
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