Una vera e propria rivoluzione quella che sta interessando il mondo 730. Dal 15 Aprile, infatti, è disponibile online il nuovo modello di dichiarazione precompilata. Si tratta di una vera e propria dichiarazione dei redditi nella quale l’Agenzia delle Entrate ha già inserito i dati su redditi, ritenute, versamenti e alcune spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve verificare se i dati inseriti sono corretti e, a seconda dei casi, può accettare la dichiarazione senza fare modifiche, rettificare i dati non corretti, integrare la dichiarazione per inserire altre spese deducibili o detraibili.
In pratica però i contribuenti potranno scegliere almeno quattro strade diverse per regolare i conti con l’amministrazione finanziaria.
- Il FAI-DA-TE. I lavoratori dipendenti e i pensionati potranno gestire il modello 730 accedendo sul sito Internet delle Entrate attraverso il proprio PIN. È possibile controllare la dichiarazione direttamente online, accettandola, correggendola o integrandola, per poi trasmetterla entro il prossimo 7 Luglio. Non vi sono costi, ma ci si assume solo il rischio di eventuali controlli documentali (che non saranno mai effettuati se ci si limita ad accettare il modello precompilato dal fisco)
- Il 730 in azienda. Chi ha un sostituto d’imposta che offre l’assistenza fiscale, avrà probabilmente già ricevuto le istruzioni per concedergli la delega alla gestione della precompilata.
Il Professionista o il CAF. Chi preferisce rivolgersi a un Caf o a un intermediario abilitato (commercialista, consulente del lavoro e così via) può delegare uno di questi soggetti a scaricare il 730 e a curarne l’eventuale integrazione e la trasmissione alle Entrate. In questa ipotesi la tariffa media rilevata dal Sole 24 Ore di Lunedì 13 Aprile “ su un campione di 25 Caf è di circa 45 euro” Non è difficile, però, trovare tariffe fino a 85 euro, che possono crescere ancora nel caso di dichiarazioni particolarmente complesse, con molti immobili o con detrazioni sui lavori in casa”. Il motivo è da ricercare nelle forti responsabilità in capo al CAF/Commercialista: con l’introduzione del modello 730 precompilato cambia infatti l’impianto sanzionatorio a carico di questi soggetti e le relative garanzie richieste dall’Amministrazione finanziaria. La dichiarazione (accettata o modificata) trasmessa dal CAF/intermediario deve essere provvista di visto di conformità, nel caso in cui il visto sia infedele, la responsabilità, non solo per le sanzioni, ma anche per le imposte, restano in capo al soggetto che l’ha rilasciato.
La responsabilità, però, non scatta se l’infedeltà del visto è determinata da dolo o colpa grave del contribuente.
3. La via tradizionale.La dichiarazione precompilata è comunque facoltativa. Il 730 può essere presentato altresì in modalità ordinaria, cioè rivolgendosi a un Caf o a un intermediario come negli anni precedenti, consegnandogli tutta la documentazione e chiedendogli di “fare da zero” la dichiarazione. È il caso in cui ricadono, tra gli altri, i contribuenti per i quali il fisco non ha preparato la precompilata: ad esempio, chi è stato assunto per la prima volta nel 2014. In questi casi, generalmente, le tariffe praticate dai Caf e consulenti sono identiche a quelle seguite per chi integra o modifica la precompilata considerando che il visto di conformità apposto dal Caf/consulente alla dichiarazione ha lo stesso valore e mette al riparo il contribuente dai controlli documentali e da eventuali richieste di pagamento di maggiori imposte, sanzioni e interessi.
Per approfondimenti restano a disposizione la Dott.ssa Lucia Petrocelli e la Dott.ssa Michela Di Bona ai consueti recapiti.
Cordiali Saluti
LORENZINI & PARTNERS SRL
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