Bando Molise, Sistema Albergo Diffuso e Micro- Ricettività. Sviluppo del turismo sostenibile

Tempistica: Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 08:00 del 15/01/2019 e non oltre le ore 08:00 del 15/03/2019

Territorio di riferimento: Regione Molise

Oggetto:Promuovere e qualificare lo sviluppo del turismo sostenibile in Molise

Soggetti proponenti: Possono presentare domanda:

– le PMI esistenti che intendano realizzare il proprio programma di investimento in strutture ubicate nel territorio della Regione Molise e che siano già costituite e iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio del Molise alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.

– i soggetti che intendano costituire una “nuova impresa”.

ATTIVITA’ AMMISSIBILI

Sono ammissibili alle agevolazioni le PMI, che svolgono le attività economiche di seguito elencate:

− Sistema albergo diffuso;

− Sistema turismo rurale;

− Micro-ricettività con esclusivo riferimento alle Case e appartamenti per le vacanze e agli esercizi di affittacamere.

ATTIVITA’ ESCLUSE

Sono esclusi dalle agevolazioni i programmi di investimento riguardanti gli agriturismi di cui al codice ISTAT ATECO 2007 55.20.52 e i bed and breakfast di cui al codice ISTAT ATECO 2007 55.20.51 gestiti a carattere saltuario ed occasionale in maniera non imprenditoriale e senza apertura di partita IVA.

Progetti finanziabili: Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento da realizzare sul territorio della Regione Molise e volti esclusivamente alla riconversione e/o riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare pubblico e/o privato già esistente.

In riferimento alle predette attività economiche e alle attività ricettive correlate, le tipologie di programmi di investimento ammissibili alle agevolazioni sono esclusivamente quelle di seguito elencate:

− Attivazione: prevede la realizzazione di nuova struttura ricettiva attraverso il recupero funzionale del patrimonio immobiliare esistente;

− Riattivazione: prevede il riutilizzo di una struttura ricettiva esistente ed inattiva. Lo stato di inattività deve essersi protratto per almeno i due anni precedenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Ai fini dell’ammissibilità è necessario che l’attività svolta precedentemente allo stato di inattività sia analoga a quella per la quale si richiede l’agevolazione;

− Ampliamento: prevede l’accrescimento della potenzialità delle strutture esistenti attraverso un incremento delle prestazioni dei servizi offerti e/o della capacità ricettiva. Nel caso di interventi di ampliamento il progetto di investimento potrà prevedere la realizzazione di volumetrie di nuova realizzazione solo se annesse e/o collegate alla struttura ricettiva esistente;

− Riqualificazione: prevede interventi di miglioramento qualitativo della struttura ricettiva esistente.

Importo minimo di investimento ammissibile: € 50.000,00.

Bando Molise, Promuovere e qualificare lo sviluppo del turismo sostenibile in Molise

Spese ammissibili: Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. acquisto di immobili;
  2. progettazioni ingegneristiche riguardanti gli immobili, progettazioni ingegneristiche riguardanti gli impianti;
  3. opere murarie per la ristrutturazione di beni immobili o la realizzazione di nuove volumetrie (solo nel caso dell’ampliamento);
  4. impianti generali (impianti elettrici, idrici, tecnologici, etc.);
  5. macchinari, impianti specifici, arredamenti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica e funzionali alla realizzazione del progetto;
  6. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali della struttura ricettiva; brevetti; licenze; know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità ricettiva interessata dal programma.
  7. servizi reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario, spese per certificazioni limitatamente all’importo pagato alla società di certificazione e solo per l’acquisizione della prima certificazione con esclusione degli interventi successivi di verifica periodica e di adeguamento a intervenute disposizioni in materia di certificazione.
  8. servizi annessi.

Spese non ammissibili: Non sono in nessun caso considerate spese ammissibili:

  1. le imposte e tasse;
  2. le spese notarili;
  3. le commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate;
  4. le spese relative a beni e servizi erogati da persone fisiche o giuridiche collegate a qualunque titolo diretto o indiretto con il richiedente anche ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile;
  5. le spese relative a beni e servizi se intervenute:

− tra il titolare della ditta individuale proponente e i suoi parenti entro il terzo grado o il coniuge;

− tra la società proponente e la società fornitrice qualora i soci della società proponente siano legati ai soci della società fornitrice da vincoli di parentela o coniugio di cui al precedente punto.

Qualora il rapporto di parentela sussiste solo tra alcuni dei soci, la spesa è ammissibile in misura proporzionale alla quota detenuta dai soci per cui non sussiste il rapporto di parentela.

  1. gli attivi immateriali non acquistati da terzi a condizioni di mercato senza che l’acquirente sia in posizione tale da esercitare il controllo, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento (CE) 139/2004 del Consiglio sul venditore o viceversa;
  2. i costi dell’Ente di certificazione riferiti alle spese per la verifica ed i controlli periodici;
  3. ammende, multe e penali;
  4. acquisto di scorte, materiali di consumo, ricambi;
  5. tutte le spese che non saranno capitalizzate dall’impresa beneficiaria al momento delle verifiche;
  6. spese relative all’acquisto di macchinari, impianti, arredi ed attrezzature usati;
  7. spese di manutenzione ordinaria;
  8. le spese di viaggio;
  9. spese relative all’attività di rappresentanza;
  10. i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo imponibile sia inferiore 100,00 euro;
  11. interessi passivi;
  12. spese per la locazione finanziaria e/o operativa (leasing e/o noleggio);
  13. spese per l’acquisizione di beni con le modalità del contratto “chiavi in mano”;
  14. le spese per le quali il beneficiario abbia già fruito di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitaria che dia luogo ad intensità di aiuto superiori a quelle previste per quella tipologia di spesa dalle regole comunitarie pertinenti.

Retroattività: No. I programmi di investimento ammissibili ad agevolazione devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Agevolazioni: Il contributo può essere concesso, alternativamente, secondo una delle seguenti forme di aiuto

  1. a) “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013;
  2. b) “Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL)” ai sensi degli articoli 13 e 14 del Reg. UE 651/2014 (GBER) e s.m.i.;

Relativamente al regime “de minimis” le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 50% delle spese ammissibili. In ogni caso, l’importo massimo del contributo è di euro 200.000,00 per soggetto beneficiario.

Relativamente al regime “Equivalente Sovvenzione Lordo” le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale secondo le intensità riportate nella tabella che segue:

Tipologia impresa Zone 107.3.c Altre zone
Piccola impresa 30% ESL 20% ESL
Media impresa 20% ESL 10% ESL

Documentazione:

  • Visura camerale aggiornata
  • Preventivi di spesa

Per maggiori informazioni sul bando, sulla verifica dei requisiti, il nostro studio è a Vostra disposizione ai consueti recapiti telefonici.

Cordiali Saluti

 

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